Evie Dunmore - La resa del duca

"La resa del duca" è un romanzo d'amore, ma non il solito, c'è dell'altro. Infatti, l'autrice Evie Dunmore, dal curriculum brillante, da esperta conoscitrice della storia inglese (in particolar modo del periodo vittoriano) incastona la vicenda amorosa di Annabelle e Sebastian in un contesto sociale, politico, culturale ben delineato. Lei è ovviamente bellissima, lui è ovviamente attraente, ancora ovviamente sono divisi da un solco sociale incolmabile. Non è del tutto ovvio che nutrono idee politiche diametralmente opposte, che lei, di modesta famiglia, è molto colta, studia a Oxford, è suffragetta della prima ora. Non è nemmeno del tutto ovvio che lui, duca di Mongtgomery, ricchissimo, molto colto, potente conservatore e consigliere della regina Vittoria, decide di assumere comportamenti cosapevoli di resipiscenza.
E tutto questo accade mentre tra i due si agita una folla di aristocratici ipocriti e spietati, politici arrivisti e opportunisti, tutti affaristi cinici; donne astute, mediocri, remissive, ma assuefatte al potere degli uomini e delle loro leggi; donne astute e colte, ricche e povere, ma ribelli che lottano pugnacemente contro il potere degli uomini e delle loro leggi.
La scrittrice con garbo, rigore storico, attenzione alla "partitura" narratologica, alterna con scaltrezza toni da adagio, da andante, da crescendo tra dialoghi equilibrati, descrizioni mai noiose, momenti di erotismo soft, che irretiscono soavemente il lettore fino all'ultima pagina, cioè fino a quando ragione e sentimento...L'aposiopesi è d'obbligo, quanto opportuna. Sarebbe imperdonabile svelare il finale.
Romanzo per gli inguaribili romantici, ma non solo.
* E fin qui il clichè si ripete, ma non in modo banale e stucchevole, infatti lei è di famiglia modesta, ma studia a Oxford (grazie a una borsa di studio), e sposa la nobile causa delle prime suffragette; lui è duca di Mongtgomery.
Pippo Lombardo