Le sculture allegoriche di Francesco Pianta nella sala Capitolare della Scuola Grande di S. Rocco a Venezia
Nel 1657 la potente e ricchissima Confraternita di San Rocco decide di arricchire la Sala Capitolare della Scuola con lavori in legno che rivestissero le pareti perimetrali e incarica Francesco Pianta, di Venezia, intagliatore famosissimo quanto esperto. Il compito assegnato è di realizzare delle sculture con significati allegorici con valore morale. L'artista, quindi, elabora un programma iconografico di "geroglifici" che riguardi le virtù contrapposte ai vizi e aggiunge due opere che sono una omaggio alla scultura e una omaggio alla pittura.
Il lavoro è molto complesso, se si considera che l'artista sviluppa anche dei pannelli decorativi di notevole estensione e ricchezza decorativa. Pertanto, avviati i lavori nel 1657 si concluderanno nel 1675. Il risultato è semplicemente straordinario per la varietà dei manufatti e per l'immaginazione con cui vengono realizzati. Di notevole impatto per la resa fortemente realistica delle allegorie, le opere sono di notevole attrattiva per il visitatore, che resta incantato davanti a tanta maestria.
Pippo Lombardo








