Francesco Fioretti - Non di solo amore

Un titolo "Non di solo amore", che proferisce al lettore una storia d'amore, forse ovvia, forse inaspettata, forse drammatica o lieta, o ancora nevrotica, ecc...Ma...il sottotitolo "La via dantesca alla felicità" subito fa vacillare il prevedibile e anticipa con sufficiente chiarezza che sì tra le pagine non solo si snoderà una storia d'amore, ma anche una storia (forse parallela?) distillata dal pensiero letterario, filosofico, poetico di Dante. Da un lato il presente vicino, anzi vicinissimo, quello del lockdown, dall'altro un passato remoto, quello del medioevo, e tra i due il professore Deaglio, colto e smarrito, almeno momentaneamente, che durante l'isolamento forzato soffre più del solito, studia più del solito, e anche il caso di dire che si interroga più del solito. La sua storia d'amore naufraga, costringendolo ad un'apnea forzata, ma nel suo agitarsi nel mare tempestoso dell'esistenza ecco un appiglio di salvataggio: le opere di Dante ("Divina commedia", "Convivio", "Vita nova") e la loro quintessenza: la felicità. Il percorso è arduo, ma non impossibile. E se la vita a volte sbanda, disorientandoci, ebbene la sapienza racchiusa nei libri è invece sempre fidata e praticabile, basta cercarla.
Così romanzo e saggio si fondono, armonizzandosi, l'uno come specchio di una contemporaneità dolorosa e contraddittoria, l'altro con pagine di riflessioni acute, e da entrambi scaturisce il senso pregnante della vita.
Francesco Fioretti ancora una volta conferma le sue qualità di studioso profondo, ma non pedante, di scrittore abile e ispirato. Alcune pagine sono degne di essere lette e rilette.
Pippo Lombardo