Bianca Stancanelli - A testa alta
15 Settembre 1993. Ancora una volta la terra di Sicilia è intrisa di sangue. Sangue assolutamente innocente. Sangue di una vittima sacrificale, una delle tante, delle troppe, degli anni da mattatoio che riempie disonorevolmente le prime pagine di giornali nazionali e internazionali, trascinando sulla ribalta un intero popolo prostrato da una violenza inaudita e mai vista prima d'ora.
Il nuovo martire è don Pino Puglisi. Che si aggiunge a quella sempre più nutrita schiera di siciliani coraggiosi e indomiti, che senza mai stancarsi lottano contro il mostro dalle mille teste, per stanarlo dal suo gagno, consapevoli di barattare pericolosamente la loro vita con una morte violenta in difesa dei loro ideali.
Un prete. E nemmeno questo gli ha risparmiato quel colpo di pistola alla nuca. Stramazza sorridendo. Lui armato solo della parola evagelica. Lui vero testimone della parola evangelica. Lui che della parola evangelica ne ha fatto il propulsore della sua agentività . Lui esile e minuto, con quel suo sacrificio diventa un gigante, ergendosi al di sopra di un'umanità feroce, monumento sempre vivente del Bene assoluto.
E ancora e ancora ogni lode per un uomo come don Pino Puglisi!
In questo libro, l'asciuttezza e il rigore, l'assenza di ogni retorica, si addicono pienamente al "racconto" amaramente vero che si snoda sotto gli occhi del lettore, ora incredulo, ora attonito, ora sdegnato, ora commosso, ecc...
Da abile giornalista, Bianca Stancanelli qui si dimostra sensibile, impegnata, partecipe. Da abile scrittrice, si dimostra capace di far palpitare di emozioni documenti storici altrimenti asettici. Quando si giunge alla fine del libro sorge spontaneo pensare: che questo sangue innocente sia nutrimento di una rinnovata Sicilia.
Pippo Lombardo